Come fanno alcuni uccelli a bere l'acqua salata del male?

Grazie ad uno speciale filtro di desalinizzazione

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    Ornitofilo esperto

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    Esempio di apparato desalinizzatore in un gabbiano, ghiandola del sale (salt gland), condotto della ghiandola (salt glande duct), narice in cui sfocia il condotto (tube nostri), e la secrezione salina che produce la ghiandola e viene espulsa dalla narice al termine del condotto (salt secretion) © immagine www.allaboutbirds.org

    Un essere umano bloccato in mare ha un grosso problema, ha molta acqua a disposizione ma non la può bere. L'acqua salata difatti peggiora la disidratazione e lo porterebbe a morire ancora più in fretta.

    Ma molti uccelli marini, come pinguini, gabbiani, albatros e pellicani, hanno filtri di desalinizzazione dell'acqua incorporati che, grazie ad apposite ghiandole saline e condotti collegati ai loro becchi, liberano i loro corpi dal sale in eccesso, così da poter bere direttamente l'acqua di mare o mangiare prede marine, come calamari e granchi, che contengono elevate quantità di sale al loro interno.

    Il fisiologo comparativo Knut Schmidt-Nielsen ha studiato le funzioni delle ghiandole saline nei gabbiani dal dorso nero più di 50 anni fa. In un esperimento, un gabbiano ha ingerito circa 1/10 della sua massa corporea di acqua di mare (l'equivalente di un essere umano di 70 kg che beve circa 7 litri di acqua di mare, una quantità più che letale). Dopo tre ore, l'uccello aveva completamente eliminato il sovraccarico di sale, principalmente attraverso le escrezioni dalle sue ghiandole saline, che sono 10 volte più veloci all'eliminazione del sale tramite i suoi reni.

    Le ghiandole del sale, dette anche ghiandole nasali, agiscono quindi come reni supplementari, filtrando e depurando il sangue dai sali in eccesso. Il trasporto attivo tramite la pompa sodio-potassio, che si trova sulla membrana basolaterale, sposta il sale dal sangue nella ghiandola, dove viene escreto come soluzione concentrata. In questo modo l’acqua salata del mare può essere utilizzata per dissetare l’animale.

    Nelle ghiandole del sale, che sono situate in una infossatura del cranio, poco sopra gli occhi, si accumula così una soluzione di cloruro di sodio che viene poi espulsa attraverso speciali canali che sboccano nel naso. Quando capita di vedere gabbiani o pinguini che agitano la testa quasi starnutendo, in realtà stanno eliminando gocce di secrezione salina accumulata nelle cavità nasali.

    Va detto che non sono solo gli uccelli marini ad essere dotati di ghiandole del sale ma le troviamo anche in diversi rettili come tartarughe, serpenti e iguane marini, e anche pesci come squali e razze, in questi ultimi sono situate nel retto mentre negli altri le troviamo similmente agli uccelli sul cranio per poi sfogare dagli occhi, o le narici o la bocca.




    Fonte: www.allaboutbirds.org
    Puoi trovare l'articolo originale QUI;
    Ulteriore materiale di approfondimento: www.focus.it;
    Traduzione e adattamento a cura dello staff - Rei-ra
    L'adattamento può prevedere alle volte tagli o riscritture di alcuni pezzi
    nel rispetto del senso e del significato delle informazioni contenute.


    Edited by Rei-ra - 24/1/2021, 16:52
     
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