Pappagallo di Pesquet

PSITTRICHAS FULGIDUS

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    NOME: pappagallo di Pesquet
    NOME SCIENTIFICO: psittrichas fulgidus
    LUNGHEZZA MEDIA: 46 cm
    PESO: 860 g
    QUANTO VIVE: 40 anni
    ORIGINI: Nuova Guinea
    RUMOROSITÀ: abbastanza rumoroso
    DIMORFISMO SESSUALE: evidente
    C.I.T.E.S.: necessario

    .Caratteristiche
    Con colorazione base del piumaggio nera, si tratta di un pappagallo molto primitivo nell'aspetto, caratterizzato dall'assenza di piume sulla maschera facciale e sulla corona, dalla colorazione grigio-nera. Tale caratteristica, unita al becco poco ricurvo e molto allungato in avanti (entrambi i rami) rendono questo psittacide più simile ad un rapace o ad un avvoltoio che ad un pappagallo vero e proprio. La zona addominale, insieme alle copritrici e remiganti primarie, è di color rosso scarlatto. Il piumaggio della gola e del petto è costituito da piume nere con bordo grigio-perla, conferendo ad esso un aspetto squamoso. La coda è breve, squadrata, e completamente nera, le ali larghe ed arrotondate. Il becco è interamente nero, l'iride rosso scura, le zampe grigie. L'assenza di piumaggio sulla testa, esattamente come nel caso del pappagallo vulturino, lascia ritenere che si tratti di un adattamento evolutivo atto a facilitare l'alimentazione con frutta succosa e appiccicosa di grandi dimensioni, la cui polpa al contatto con le piume tenderebbe a creare grosse difficoltà al volatile. Infatti ha la tendenza ad inserire l'intera testa dentro varietà di fichi particolarmente grandi per cibarsi del suo interno. Tale adattamento è confermato dal altre caratteristiche: la lingua si presenta grande e molto carnosa, le ghiandole salivari appaiono molto più sviluppate rispetto alla media degli psittaciformi, in ragione dell'abitudine del pappagallo a strappare grandi pezzi di polpa di frutta ed ingoiarli direttamente, spingendoli con la lingua in direzione dell'esofago. La stessa conformazione del becco, letteralmente proiettato verso l'avanti in maniera da favorire una grande apertura del medesimo, rivela tale abitudine alimentare.

    Dimorfismo sessuale: il maschio si differenzia dalla femmina per la presenza di una macchia rossa posta dietro l'occhio. La femmina inoltre è meno dimensionata del maschio.

    .Comportamento
    E' un volatile piuttosto pigro e sedentario, tanto da restare immobile per ore intere sullo stesso ramo. Molto curiosamente questo pappagallo sembra incapace di arrampicarsi, ma si sposta di ramo in ramo saltellando. In volo lancia strida molto potenti ed acute, che ricordano quelle del cacatua galerita, il battito d'ala è rapido e poco profondo, alternato a brevi planate. Ama molto l'acqua, ed è tipico vederlo agitare e sbattere le ali con piacere sotto la pioggia.
    In cattività è rarissimo e praticamente sconosciuto, anche in ragione del fatto che, anche nel caso in cui si riescano a superare le grandi difficoltà nell'assicurargli una corretta alimentazione, questo pappagallo risulta piuttosto rumoroso e non adatto a relazionarsi con l'uomo in maniera soddisfacente. In natura è ancora piuttosto diffuso. In passato è stato seriamente minacciato sia per la progressiva riduzione dell'habitat naturale, sia per la caccia di cui è stato tradizionalmente fatto oggetto, sia per le piume pregiate utilizzate dai nativi per adornare gli abiti da cerimonia, sia per le carni molto apprezzate.

    .Alimentazione
    Si tratta di un uccello essenzialmente frugivoro. La dieta è basata principalmente sulla polpa molle dei fichi selvatici, sul mango (Mangifera indica) e sul pandanus tappezzante. Questo volatile è particolarmente ghiotto dei fiori di Freycinetia e di Myrtaceous. Dominique Homberger nel 1981 ha condotto uno studio approfondito sull'alimentazione del pappagallo di Pesquet per conto del Museo di Zoologia della Louisiana e testimonia della grande difficoltà di convertire questo psittacide ad una dieta granivora (semi secchi, cotti o germinati) e ha attestato le bassissime richieste proteiche della sua alimentazione (inferiori al 4%). Questo pappagallo presenta infatti un intestino molto lungo, tappezzato da un'elevatissima quantità di villi intestinali, ragione per cui l'assorbimento del cibo si effettua molto rapidamente, con un transito particolarmente veloce perfino considerato lo standard degli psittaciformi. Tale caratteristica non gli consente di digerire la maggior parte dei semi che vengono espulsi con le feci. In cattività alimentare correttamente questo pappagallo non è affatto un compito agevole: la sua dieta dovrà necessariamente essere costituita da macedonia di frutta morbida e succosa, come i fichi, da una macedonia di verdure in foglia ricca di vitamina K, e dal nettare e polline di numerosi fiori.

    .Riproduzione
    La riproduzione di questo psittacide avviene tra febbraio e maggio. Nidifica in grandi alberi cavi. La femmina depone due uova che vengono covate per un mese esatto.




    Fonte: www.pappagallinelmondo.it
     
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