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Ornitofilo esperto
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© foto https://a4.pbase.com
NOME: guaiabero NOME SCIENTIFICO: bolbopsittacus lunulatus LUNGHEZZA MEDIA: 15 cm PESO: 62-77 g QUANTO VIVE: anni ORIGINI: Filippine RUMOROSITÀ: poco rumoroso DIMORFISMO SESSUALE: evidente C.I.T.E.S.: necessario
.Caratteristiche Questo piccolo pappagallino dalla taglia ridotta (15cm) viene comunemente detto "guaiabero" a causa delle sue abitudini alimentari: infatti questo psittacide è assolutamente ghiotto di un frutto tropicale diffuso nel suo areale (le isole Filippine), la guava, al plurale guaiave, abbastanza simile al limone. L'aspetto, la forma e le proporzioni del guaiabero lo collocano idealmente a metà strada tra l'agapornis ed il loricolo. L'aspetto è tozzo e robusto ed in realtà la sua lunghezza totale di quindici centimetri inganna sulle reali dimensioni del volatile, a causa della cortissima coda, che risulta completamente ricoperta dalle lunghe remiganti primarie quando l'uccello è posato, tanto da sembrare assente. La testa appare molto sviluppata in proporzione al corpo, il becco è grosso e molto robusto. La colorazione base del piumaggio è verde, tendente al giallastro nelle parti inferiori del corpo. La maschera facciale è azzurra, così come il collo e le remiganti primarie. Il groppone è giallo-verde. Il becco e le zampe sono grigie.
Esistono quattro sottospecie di questo pappagallino: B.l. lanulatus, la specie di riferimento; B.l. intermedius, di colorazione più scura con un collare blu intenso e sfumature violacee sulla mascherina facciale ; B.l. callainipictus, con colorazione inferiore giallastra più diffusa; B.l. mindanensis, dalle guance più verdi;
Dimorfismo sessuale: il maschio ha la mascherina facciale azzurra ed un collarino pure azzurro mentre la femmina ha la maschera facciale verde ed il collarino è giallo con macchie nere.
.Comportamento Vive in coppia o in piccoli gruppi di massimo 20 individui. Quando si posa in mezzo al fogliame questo volatile è praticamente invisibile grazie alla perfetta mimetizzazione offerta dal suo piumaggio. In cattività questo pappagallo è praticamente sconosciuto: tende infatti a mal sopportare la vita in voliera, per non parlare proprio di quella in gabbia, che gli crea uno stato di stress continuo. Inoltre appare assai sensibile alle infezioni e la mortalità, specialmente dei pulli, appare elevatissima in cattività.
.Alimentazione Dalle abitudini prettamente arboricole e si nutre principalmente della frutta matura a disposizione nel proprio habitat: è estremamente ghiotto di guaiave, frutto da cui prende il nome, ma anche di fichi selvatici, manghi e bacche.
.Riproduzione Delle abitudini riproduttive di questo pappagallino purtroppo si ignora quasi tutto. E' stato osservato in diverse occasioni nidificare dentro termitai.
Fonte: www.pappagallinelmondo.it
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