Avocetta

RECURVIROSTRA AVOSETTA

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Ornitofilo esperto

    Group
    Esperto
    Posts
    7,138
    Location
    e chi lo sà....

    Status
    Anonymous
    L'avocetta comune è un uccello Gruiforme della famiglia dei Recurvirostridi ampiamente diffuso in Africa ed Eurasia.
    Piumaggio candido con evidenti striature nere, becco color della pece, tipicamente rivolto all’insù: un accorgimento utile per catturare insetti e piccoli invertebrati sulla superficie mista di acqua e fango degli ambienti dove vive e nidifica. Un uccello elegante, dal piumaggio portato come se si trattasse di un “abito da sera”. Ulteriormente impreziosito dalle lunghe zampe di colore verde o bluastro, la cui base palmata non rappresenta l’ideale per camminare a terra, anche se permette all’Avocetta di nuotare veloce, in caso di necessità, fuggendo dall’eventuale pericolo.
    Elegantissimo e candido, è ulteriormente abbellito da striature nere sulle ali e sul capo, mentre le zampe azzurre – insolitamente palmate a differenza di altri uccelli “costieri” – fanno da contrappunto al lungo becco, leggermente incurvato verso il basso (da cui il nome latino dell’uccello, recurvirostra , ossia “dal becco ricurvo”). Paludi, anche salmastre, saline e lagune sono l’habitat prediletto dalla specie, che costruisce il nido in piccole buche foderate con foglie e altro materiale vegetale.

    Di per sé leggero e misurato, il canto dell’Avocetta può diventare particolarmente forte quando a emetterlo sono i gruppi di individui riuniti tutti assieme sull’acqua bassa. Specialmente in primavera, infatti, le avocette si riuniscono in gruppi, disponendosi in cerchio e muovendo le zampe. È in questi casi – probabilmente una sorta di “danza amorosa” – che il canto si fa più deciso e insistente, mentre gruppi di questo elegante gruiforme danzano leggiadri sulla battigia.
    Particolarmente attraente per l’osservatore è anche la “danza” delle avocette. Una pratica curiosa, che vede gruppi anche folti di questa specie disporsi in cerchio, muovendo le zampe e cantando in modo prolungato e insistente. Probabilmente una forma di comunicazione, una sorta di danza amorosa tra coppie che precede la riproduzione, mentre le uova – di solito 4 – vengono covate da entrambi i genitori per almeno 24 giorni.

    Grande migratrice, questa specie si può avvistare sui cieli italiani con l’arrivo della primavera, quando al contingente nidificante si aggiungono gli individui di ritorno dai lontani quartieri di svernamento. Presente in Italia in tutta una serie di aree umide che vanno dall’area litoranea dell’Alto Adriatico fino alle paludi costiere toscane, dai laghi pugliesi al Golfo di Cagliari, fino alla Sicilia, l’Avocetta è una specie particolarmente errante, in particolar modo nella parte meridionale del proprio areale distributivo.
    Non di rado, specie negli ultimi anni, vasti contingenti decidono di svernare lungo le coste del Mare del Nord, quando gli inverni sono più miti. Altri partono per raggiungere il Mediterraneo, il Mar Caspio, ma anche l’Arabia, l’India e – come sempre – l’Africa subsahariana. Dalla forma aggraziata e slanciata, l’Avocetta misura circa 43 cm in lunghezza, ma è anzitutto il piumaggio a destare l’attenzione dell’osservatore.

    L’Avocetta è classificata come sicura sia a livello di Unione Europea che su scala continentale. La specie è soggetta a evidenti fluttuazioni periodiche, e si presume che abbia subito un largo declino nell’Ottocento, seguito da una moderata ripresa nel secolo successivo. Diverse e non tutte conosciute le cause, probabilmente da attribuirsi ai cambiamenti ambientali, sia, più di recente, i mutamenti – in positivo – dovuti alle misure di protezione degli habitat.
    Detto questo, il ridotto numero di siti di svernamento complessivamente occupati dalla specie, il trend non omogeneo tra le diverse popolazioni nidificanti e le ampie fluttuazioni registrate nel corso degli anni suggeriscono una certa cautela nell’interpretazione dei dati.

    Piuttosto variegata la provenienza degli individui inanellati in Italia lungo la prima metà di marzo, con ricatture di esemplari provenienti sia dall’Europa centro-settentrionale sia da aree dell’Europa orientale e balcanica. Il maggior numero di “ricatture” avviene tra l’Emilia-Romagna e il Veneto, aree particolarmente importanti anche per la popolazione autoctona.
    Amante delle latitudini medie e medio basse, dalla zona temperata a quella mediterranea e steppica, l’Avocetta è un uccello abbastanza adattabile a una pluralità di climi diversi, ma estremamente dipendente dalle zone paludose costiere d’acqua salmastra, con rara vegetazione e substrato sabbioso o argilloso. In determinate aree d’Europa – ad esempio i Paesi Bassi – l’Avocetta frequenta anche le aree coltivate, fiancheggiate da fossati con acqua bassa.

    In linea generale, pare l’abbondanza di cibo unita alla scarsità di vegetazione acquatica la condizione più favorevole per la specie, che in Italia nidifica in gran parte in saline abbandonate. Le minacce principali sono costituite, come è facile immaginare, dall’inquinamento di queste zone con pesticidi e inquinanti vari (PCB, insetticidi, selenio, piombo e mercurio). Come altri uccelli acquatici, poi, anche l’Avocetta risulta particolarmente esposta a determinate infezioni come l’influenza aviaria e il botulismo.



    Fonte: www.uccellidaproteggere.it
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Recente

    Group
    Member
    Posts
    22

    Status
    Offline
    Riprese di Avocetta effettuate in Grecia Centrale
     
    Top
    .
1 replies since 16/11/2020, 11:08   61 views
  Share  
.
Top