Ornitofilo esperto
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© foto www.pappagallinelmondo.it
NOME: parrocchetto splendido o pappagallo pettoscarlatto NOME SCIENTIFICO: neophema splendida LUNGHEZZA MEDIA: 19 cm PESO: 36-44 g QUANTO VIVE:10 anni ORIGINI: Australia meridionale QUANTE UOVA DEPONE: 3-5 TEMPO DI INCUBAZIONE: 20 giorni ETÀ DI INVOLO: 4 settimane RUMOROSITÀ: poco rumoroso DIMORFISMO SESSUALE: evidente C.I.T.E.S.: necessario
.Caratteristiche Questo parrocchetto, grazie alla sua sgargiante e multicolore livrea, è uno dei pappagalli che maggiormente suscita stupore ed ammirazione nell'osservatore. I suoi fantastici colori, molto vistosi ma anche molto ben armonizzati e sfumati, sono esaltati dalla particolare brillantezza del piumaggio, caratteristica questa comune a tutti i neophema. Ha la fronte, il capo e le guance di un blu-azzurro molto carico, che sfuma in un verde erba brillante diffuso sulle scapolari, sui lati del petto, del collo e sul dorso. Anteriormente il sottogola vistosissimo è di un rosso fuoco che lascia posto bruscamente ad un giallo deciso posto inferiormente sull'addome e sul sottocoda. Le remiganti si presentano scure con il vessillo esterno blu. Le timoniere centrali sono verdazzurre. Le zampe sono grigie, il becco lucido e scuro, l'iride scura. L'estensione del piumaggio rosso è molto variabile nei soggetti maschi.
Dimorfismo sessuale: la femmina si differenzia notevolmente dal maschio principalmente per l'assenza del piumaggio rosso sulla gola e sul petto, che si presentano verdi. Inoltre l'azzurro della testa appare decisamente più pallido.
.Comportamento Questo volatile è attualmente soggetto al blocco delle esportazioni da parte delle autorità australiane, pertanto la sua diffusione in cattività procede con relativa lentezza. Questo bellissimo pappagallino è infatti prolifico pure in cattività, ma è purtroppo afflitto da un tasso di mortalità prematura piuttosto elevato, a causa prevalentemente di polmoniti, di infezioni oculari e di traumi dovuti alla facilità con cui il pappagallino tende a spaventarsi e quindi fuggire ad alta velocità impattando contro le pareti o il soffitto della gabbia o voliera. Questo parrocchetto ama lo spazio e, seppure è in grado di riprodursi in gabbie da cova, sarebbe assai opportuno provvedergli voliere più spaziose, di almeno 3 metri di diametro. Il neophema splendida adulto è in grado di resistere agli inverni rigidi europei, ma è assolutamente necessario provvedergli un riparo adeguato dal vento, dalle intemperie e dal freddo notturno. Nel caso dei piccoli e dei soggetti giovani invece il freddo e l'umidità possono facilmente provocarne la morte, e si rende indispensabile il ricovero, durante la stagione fredda, in locali al coperto e ben asciutti: indicativamente non dovrebbero mai soggiornare in ambienti dove la temperatura scende al di sotto dei 5/6 gradi. I neophema sono pappagallini piuttosto delicati e attaccabili dalle malattie: si rende indispensabile una rigorosa pulizia quotidiana dell'ambiente dove vivono per prevenire infezioni da coccidiosi (favorita dalla scarsa igiene e dall'umidità) e da infiammazioni oculari che sono molto frequenti. Per questa ragione è anche assai opportuno che i neophema vivano in voliere poco affollate, anche se si tratta di pappagallini tranquilli che possono convivere senza complicazioni con altre specie, come i pappagallini barrati o gli ondulati. La popolazione di questo piccolo psittacide è limitata purtroppo a soli diecimila esemplari, ai quali però fortunatamente se ne aggiungono almeno altri diecimila detenuti in cattività.
.Alimentazione Si nutre di miglio bianco, scagliola, avena decorticata, spighe di panico, moderata quantità di semi di girasole, niger e canapa soprattutto nel periodo freddo. Ama molto le foglie carnose ed umide come gli spinaci, e verdura in generale. La frutta generalmente non viene consumata.
.Riproduzione Il maschio corteggia la femmina producendosi in voletti e danze di agitato corteggiamento. La femmina nidifica nel cavo degli alberi deponendo dalle 3 alle 5 uova che vengono covate per circa 20 giorni. I piccoli escono dal nido intorno al mese di età. Durante il periodo della cova e perfino dopo la schiusa la femmina è solita portare nel nido rametti e foglie inserendole tra il piumaggio delle ali, proprio come fanno anche gli agapornis e i loricoli. Tendenzialmente prediligono, avendole a disposizione, piante fortemente aromatiche, probabilmente per tenere lontani acari e parassiti dalla prole. Il maschio molto frequentemente tende a diventare aggressivo nei confronti dei piccoli sin da soli due o tre giorni dall'uscita dal nido. Si rende necessario in questi casi provvedere a separare il prima possibile i pulli dai genitori.
Fonte: www.pappagallinelmondo.it
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