Allevamento a mano

come farlo e quando farlo

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    Ornitofilo esperto

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    Vorrei parlarvi dell'allevamento a mano, una pratica controversa per alcuni aspetti ma in alcuni casi necessaria. Ho preparato qui di seguito una guida su come va fatto, premetto che ho imparato ed elaborato questa guida alcuni anni fa perche' ho dovuto allevare a mano un pullo e a quei tempi di grande insegnamento mi furono le esperienze e le indicazioni di altri allevatori quindi questa guida non è solo un insieme di regole ma anche frutto di esperienza e considerazioni messe in atto.
    Questo tuttavia è un argomento per me molto delicato, non sono del tutto contraria all'allavemanto a mano ma sono contraria quando lo si usa con leggerezza o semplicemente per avere un pappagallino/cagnolino, in poche parole quando secondo me non serve. Personalmente consiglio questa pratica solo se ce n'è una reale necessità e quindi per salvare la vita ad un pullo che è stato abbandonato, o ha perso i suoi genitori o altre cause naturali in cui se non si interviene il pullo va incontro alla morte. Va detto però che anche l'allevamento a mano comporta dei rischi e quindi non sempre si riesce a salvare un pullo, soprattutto se è molto piccolo, ed è quindi estremamente importante che si seguano delle direttive specifiche.

    DOVE E COME TENERE IL PULLO
    Tenendo quindi presente che si è creata una situazione di pericolo bisogna provvedere con il separare il pullo o i pulli abbandonati o mal nutriti e creare una piccola nursery in cui potranno stare tranquilli durante lo svezzamento. D'altra parte è inutile lasciarli con i genitori se non li nutrono totalmente e anche perchè in alcuni casi potrebbero rifiutarli e diventare aggressivi, picarli (ovvero beccarli e strappargli le piume, a volte anche a sangue). Come potrebbe essere rischioso lasciarli nel nido con fratelli più grandi che potrebbero schiacciarli prepotentemente.
    Un nido alternativo può andar bene come nursery temporanea, avvolto poi in una coperta, avendo cura di lasciare un piccolo ricambio d'aria. Alcuni usano una scatola di cartone, dipende anche dall'ambiente in cui starà il pullo e dalla sua età. Un pullo che ha un piumino ben sviluppato può star bene ad una temperatura anche di 23°-25°, ma sempre stando ben coperti. Ma in assenza del piumino la situazione è più delicata e deve essere quindi più monitorata, senza piumino infatti il piccolo avrebbe bisogno di una vera e propria incubatrice, non avendo la mamma che lo scalda col calore del suo corpo, quindi ci si deve attrezzare creando una sorta di camera calda per mantenere una temperatura tra i 30-31° gradi. Si possono usare lampade riscaldanti purchè tenute ad una certa distanza, questo dipende anche dal tipo di lampada e dalla potenza. In questi casi sarebbe buona norma controllare anche il tasso di umidità che non dovrebbe scendere al di sotto del 50%, per evitare che l'aria sia troppo secca.
    Altra cosa importante è l'igiene, quindi a seconda della nostra nursery dobbiamo foderarla in modo da rendere la pulizia facile e veloce.. io usavo mettere sul fondo della carta assorbente che cambiavo man mano che veniva sporcata, così anche il pullo restava bello pulito, in ogni caso ci si può organizzare come ci si trova comodi ma evitate di mettere materiali come grit o altro, man mano che il piccolo cresce inizierà ad esplorare e assaggiare quello che gli capita a tiro e se ingerisce qualcosa di non idoneo può essergli anche fatale.

    COSA E COME DARE DA MANGIARE AL PULLO
    Per nutrire il pullo occorre una formula per l'imbecco adeguata, io consiglio il Nutribird A21, perche' mi sembra la più gradita dai pulli e ben completa parlando in termini di valori nutrizionali, che vi riporto qui di seguito:
    Proteine grezze 21 %
    Grassi grezzi 8 %
    Ceneri grezze 6 %
    Cellulosa grezza 3 %
    Calcio 0,9 %
    Fosforo 0,6 %
    Metionina 0,53 %
    Sodio 0,2 %
    Magnesio 0,17 %
    Vitamina A 12.000 UI/kg
    Vitamina D3 1.500 UI/kg
    Vitamina E 80 mg/kg
    Vitamina K 3 mg/kg
    Vitamina B1 4 mg/kg
    Vitamina B2 16 mg/kg
    Vitamina B3 16 mg/kg
    Vitamina B6 6 mg/kg
    Vitamina B12 20 µg/kg
    Vitamina C 60 mg/kg
    Vitamina PP 80 mg/kg
    Acido folico 1,5 mg/kg
    Biotina 200 µg/kg
    Colina 1.000 mg/kg
    Lisina 1,15 %
    Threonina 0,80 %
    Triptofano 0,19 %
    Ferro 40 mg/kg
    Rame 10 mg/kg
    Manganese 100 mg/kg
    Zinco 80 mg/kg

    Tenete presente questi valori se non trovate il nutribird o volete provare un'altra formula d'imbecco.

    Per preparare la pappa bisogna dosare la formula per l'imbecco con dell'acqua calda, il rapporto deve essere 1 parte di formula per l'imbecco e 2,5 di acqua
    nel caso in cui il pullo abbia meno di cinque giorni la pappa deve essere ancora più liquida:

    età pullo - dosi
    1 giorno | 1 parte formula/ 6 parti acqua
    2 giorno | 1 parte f / 5 parti a
    3 giorno | 1 parte f / 4 parti a
    4 giorno | 1 parte f / 3 parti a

    c'è da dire però che questo è il caso peggiore perchè riuscire ad allevare a mano un pullo di pochi giorni e' davvero arduo, difficilmente si riesce a salvargli la vita.. certo un tentativo va fatto!

    Tornando alla prepararzione della pappa, io usavo l'acqua quasi bollente perchè nel mescolarla energicamente facendo attenzione a non lasciare grumi, un pò si raffredderà, per farla mangiare al pullo è importante che non sia ne troppo calda ne troppo fredda, perchè se è troppo calda può ustionargli il gozzo provocandone la morte, se è troppo fredda non la mangierà o può rischiare comunque la morte per congestione, quindi con un termometro bisogna controllare che la pappa sia arrivata alla temperatura giusta che è di 39°.
    La pappa va data con una siringa, ovviamente senza ago, sterilizzata ad ogni pasto, quindi o ne prendete una nuova ogni volta o la sterilizzate nell'acqua bollente. Prendete la pappa facendo attenzione di non aspirare anche aria, se vi accorgete di qualche bolla nella siringa cercate di farla uscire o ripetete l'operazione, ma cercate di velocizzare il tutto per non far raffreddare troppo la pappa per i motivi sopra detti. Potete eventualmente tenere il bicchierino della pappa a bagno maria in un contenitore con acqua calda, in modo che la temperatura scenda più lentamente.

    Sarebbe buona norma prima della prima imbeccata del giorno pesare il pullo per controllarne i progressi, se tutto procede bene il suo peso aumenterà di giorno in giorno, fino poi a stabilizzarsi.

    Ora si procede col dare la pappa al pullo, che le prime volte non aprirà il becco molto volentieri, in quel caso possiamo fare una leggerissima pressione ai lati del becco per invogliarlo ad aprirlo, mai spiengere con forza la siringa, con delicatezza e dolcezza una leggera spinta muovendola un pò su e giù come farebbe la mamma col becco, facendo scendere sempre con calma la pappa. Una volta che il pullo avrà capito il meccanisco e avrà apprezzato la pappa vedrete che le imbeccate successive saranno molto più semplici. Sicuramente si sporcherà un po', come i bimbi piccoli, vi consiglio di pulirlo man mano che mangia, anche per evitare che la pappa si secchi addosso e sia più difficile da togliere.

    Fate attenzione anche alle quantità di pappa che date, in genere, soprattutto all'inizio non ne mangieranno molta, circa 3 o 4 ml, ma man mano che il piccolo crescerà ne prenderà di più, è preferibile però non superare i 7 o 8 ml, considerando anche che crescendo inizierà lo svezzamento e quindi deve familiarizzare con cibi solidi.

    Importante dopo l'imbeccata: fate un massaggio delicato al gozzo del pullo per aiutarlo a far uscire l'aria in eccesso, come per i bambini hanno bisogno di fare diciamo il ruttino. Questa operazione può essere effettuata anche durante l'imbeccata se possibile. E pulitelo con dolcezza dagli eventuali residui di pappa che gli sono colati addosso. Questa operazione oltre a mantenere l'igiene del pullo rafforzerà il legame tra voi e il piccolo che si sentirà anche rassicurato e appagato nonchè amato dalla sua nuova "mamma", quindi ne trarrà benefici fisici e psicologici aiutandolo a crescere meglio. Inoltre dopo la pappa un pullo desidera le coccole in questo modo potrà addormentarsi sereno.

    FREQUENZA DEI PASTI E ORGANIZZAZIONE TEMPO
    Ma vediamo quante volte al giorno un pullo deve mangiare, dipende dalla sua età:

    prima dei 18 giorni di età - 6 imbeccate al giorno

    dai 18 ai 20 giorni - 5 imbeccate

    dai 20 ai 30 giorni - 4 imbeccate

    dai 30 ai 40 giorni - 3 imbeccate

    dai 40 ai 45 giorni - 2 imbeccate

    dai 45 ai 50 giorni - 1 imbeccata


    Le imbeccate vanno date sempre agli stessi orari prestabiliti e suddivisi con regolarità, per dare al pullo una routine e controllare anche lo svuotamento del gozzo, un esempio 7.30 - 11.30 - 15.30 - 19.30 - 23.30. Non preoccupatevi se per tutta la notte non prende imbeccate, è importante che almeno una volta al giorno il gozzo si svuoti completamente, per prevenire l'insorgere di batteri. Man mano che il pullo cresce lasciate come riferimento la prima e l'ultima imbeccata e distanziate le altre, ad esempio per quattro imbeccate 7.30 - 13.30 - 17.30 - 23.30, poi per tre imbeccate si potrebbe fare 7.30 - 15.30 - 23.30 e così via. Quando resterà da dare una sola imbeccata ovviamente resterà un solo orario, io usavo l'ultimo alle undici perchè a quell'età ormai il mio pullo mangiava anche altre cose durante il giorno e quasi non voleva più la pappa, ma per sicurezza ho voluto ultimare lo svezzamento al 50° giorno, in ogni caso non forzateli a mangiare se vedete che non ne vogliono più.

    COSA FARE DURANTE LA CRESCITA DEL PULLO
    Quando il pullo avrà raggiunto il 25° giorno di età si può cominciare a lasciargli sempre a disposizione una spiga di panico e un pò di pastoncino all'uovo, io nel pastoncino aggiungevo anche dei semi per invogliarlo ad assaggiarli. Inizierà così a conoscere questi alimenti, familiarizzare con i semini e assaggiare il tutto. Non preoccupatevi se ingerisce semi interi, ovviamente non sa ancora sbucciarli ma pian piano imparerà apprezzandone sempre più il gusto.

    Inizierà inoltre in questa fase ad essere più vispo e attivo, a gironzolare in esplorazione del suo nuovo mondo. E noi possiamo e dobbiamo stargli vicino il più possibile. Quando avrà raggiunto una certa età e il suo piumaggio sarà più maturo, diciamo ad un mese circa, possiamo anche spostarlo in una gabbietta, sempre facendo attenzione a tenerlo ben coperto. In questo modo potrà iniziare a giocare in maniera più attiva ed allenarsi con arrampicate e piccoli voletti e inoltre non si annoierà e non si stresserà anche quando non possiamo stare con lui (il meno possibile si spera!)

    Come mi faceva giustamente notare un utente, soprattutto per i meno esperti, approcciarsi con i primi voletti in casa del piccolo potrebbe essere problematico e non si potrebbe sapere cosa e come fare, quindi in merito vorrei aggiungere qualcosa. Innanzitutto non dovete incoraggiarlo o spingerlo a volare perché è un'azione che gli viene del tutto naturale e con i propri tempi, che possono variare da pullo a pullo, quindi, a meno che non abbia un problema fisico che ne richieda un particolare trattamento, imparare a volare è del tutto naturale, è l'istinto che li guida. Ma, ovviamente, il problema è che all'inizio le ali non sono abituate ed allenate al volo, quindi vedrete voli incerti, buffi e maldestri e incidenti di frenata ed atterraggio, per non parlare della direzione che non sarà facile per le prime volte bilanciare. È importante quindi che la stanza dove si alleneranno al volo sia messa in sicurezza, tende sui vetri per non farli andare a sbattere, via oggetti appuntiti e pericolosi, magari cuscini sulle superfici dure e soprattutto mani tese per seguirli e raccoglierli nelle cadute cercando di limitare i danni. Sembra impegnativo ma non ci metteranno molto ad affinare la tecnica e in pochi giorni potrete stare più tranquilli.
    Ricordo inoltre che anche per gli uccelli adulti quando si lasciano volare in casa l'ambiente deve sempre essere messo in sicurezza e ci deve sempre essere qualcuno che vigila per ogni evenienza, e che stanze come bagno e cucina sono da evitare.

    FONDAMENTALI DA CONSIDERARE
    Ricordatevi che una cocorita allevata a mano ha bisogno della nostra presenza costante e che, come tutte le coco, dobbiamo dargli anche la compagnia dei suoi simili, sono totalmente contraria a chi lascia una coco da sola, soffre, e non venite a dirmi che state 24su24 con lui perché non ci credo ed é umanamente impossibile anche volendo, quindi prendetegli sempre una compagnia
    Se volete allevare a mano solo per il piacere di farlo, anche se ripeto lo sconsiglio, ma aspettate per lo meno che il pullo abbia circa 18/20 giorni, perchè tenete presente che non è semplice e sicuro che vada tutto bene e che basta il minimo errore per stroncare la piccola vita, quindi le prime settimane che sono le più delicate se non ci sono problemi lasciatelo con i suoi genitori.
    Ma ripeto non fate l'allevamento a mano:
    -se non avete il giusto tempo a disposizione;
    -se non potete in seguito alla sua crescita stargli accanto nella giusta misura:
    -se non potete dargli la compagnia di altri suoi simili;
    Il legame che si crea è un legame che durerà una vita, avranno sempre e comunque bisogno di voi, faranno parte della vostra famiglia e vi daranno tanto amore quanto voi ne darete a loro!

    E vorrei sottolineare che con amore, pazienza e costanza si può instaurare un bellissimo rapporto anche con pulli non allevati a mano, certo è diverso, non voglio metterlo in dubbio, ma può essere altrettanto bello e ancor più soddisfacente, tutto dipende da noi!



    Per parlare dell'argomento, per fare domande in merito o ricevere chiarimenti aprite una discussione nella sezione Cocorite!







    İ Rei-ra

    Edited by Rei-ra - 22/9/2015, 14:48
     
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