Rampichino comune

CERTHIA BRACHYDACTYLA

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    e chi lo sà....

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    Il rampichino comune è un uccello passeriforme della famiglia Certhiidi. Come suggerisce il nome, il tratto distintivo del Rampichino è l’abilità di arrampicarsi sui tronchi degli alberi, una capacità che deriva anche dalle penne della coda, particolarmente rigide, che usa come ulteriore punto d’appoggio.
    È grigio scuro e marrone nella parte superiore mentre è chiaro, quasi bianco, in quella inferiore, compresi i fianchi, con sfumature più scure, beige e marroni tendenti al rossiccio. Il sopracciglio bianco è appena accennato, a differenza di quello del Rampichino alpestre.
    Sottile e acuto, il Rampichino comune emette un canto simile a un sibilo, che permette di distinguere la specie da quella del Rampichino alpestre, dal canto più netto e cinguettante.

    Si ciba di insetti, che trova nella corteccia degli alberi e nidifica in coppie singole nei mesi di aprile e luglio nelle cavità dei tronchi. In particolare frequenta le piante d’alto fusto, i boschi maturi, i frutteti, gli uliveti e i castagneti da frutto. Ma anche gli alberi di grandi dimensioni presenti nei parchi urbani. Sono preferite le latifoglie (in particolare boschi con querce mature, con elevata densità di tronchi e ampia superficie di corteccia, con elevata ricchezza e diversità di entomofauna) ma sono ugualmente accoglienti per il Rampichino comune anche le pinete di pino silvestre nelle Alpi occidentali e, in Liguria, quelle di conifere alloctone.

    Presente in tutte le regioni italiane, fatta eccezione per la Sardegna, il Rampichino comune è del tutto simile a quello alpestre. Lungo intorno ai 12,5 centimetri, di peso pari a circa a 10 grammi, ha come habitat boschi e foreste tra i 1000 e i 2000 metri, ma si può trovare anche nelle aree verdi e nei parchi dei centri abitati.
    È ampiamente diffuso in tutta l’area Eurasiatica e nelle isole più settentrionali, ma non in Scandinavia, mentre verso sud arriva fino al Nord-Africa. Infatti il Rampichino comune ha una presenza che si può descrivere come mediterranea, a differenza del Rampichino alpestre, più diffuso nelle aree settentrionali e orientali.

    Il suo status di conservazione viene valutato come favorevole a livello europeo e nell’Unione europea. Distribuito in gran parte dell’Italia continentale e in Sicilia, risulta assente su ampi tratti delle più vaste pianure ove mancano formazioni arboree atte ad ospitarlo. Sulle Alpi è presente in modo più regolare nel settore centro-occidentale, ove penetra in tutte le vallate con ampio fondovalle.
    Il Rampichino comune non è stata considerato nella Lista Rossa Nazionale ma nel Paese non è cacciabile ai sensi della legislazione venatoria (Art. 18, 157/92).

    Il taglio delle piante annose o la ceduazione dei boschi può incidere negativamente sull’abbondanza di questa specie. Il Rampichino comune è inoltre una specie molto sensibile alla frammentazione del suo habitat. Devono essere visti con favore interventi di tutela di formazioni boschive mature, con alberi di grandi dimensioni e marcescenti, ma anche interventi di messa a dimora di nuovi boschi di querce in ambito planiziale.
    Non ci sono dati disponibili sul successo riproduttivo e sulla produttività del Rampichino comune, sia per quanto riguarda l’Italia, che per gli altri Paesi europei. È emerso però che in Germania, su 13 covate (pari a 80 uova), otto sono state apparentemente distrutte, soprattutto dalle martore. Le restanti cinque hanno dato alla luce sei pulcini per coppia.
    La specie in generale è piuttosto conosciuta per quanto riguarda la distribuzione ma scarsamente studiata per quanto riguarda ecologia e biologia riproduttiva. Sono quasi assenti le informazioni relative ai principali parametri demografici.

    È positivo il mantenimento di una certa percentuale di alberi stramaturi e seccaginosi nella gestione degli ambienti forestali planiziali e collinari. Trattandosi di una specie sensibile alla frammentazione dell’habitat - tanto da essere utilizzata quale specie focale nello svolgimento di analisi per l’individuazione di reti ecologiche - risulterebbero di grande beneficio per il rampichino comune interventi di creazione di nuove aree buscate, che permettano di mettere in connessione ecologica aree di presenza della specie attualmente isolate.

    Se ne riconoscono cinque sottospecie:

    Certhia brachydactyla megarhynchos Brehm, 1831 - diffusa dal nord del Portogallo alla Germania nord-occidentale;
    Certhia brachydactyla brachydactyla Brehm, 1820 - la sottospecie nominale, diffusa dalla penisola iberica (tranne la fascia costiera settentrionale) al sud-ovest della Lituania e alla Turchia, Italia compresa;
    Certhia brachydactyla mauritanica Witherby, 1905 - endemica dei monti dell'Atlante, dal Marocco centrale al nord-ovest della Tunisia;
    Certhia brachydactyla dorotheae Hartert, 1904 - endemica di Creta e Cipro;
    Certhia brachydactyla rossocaucasica Stepanyan, 2000 - endemica del Caucaso nord-occidentale;

    Sebbene le varie sottospecie siano piuttosto simili fra loro, le sottospecie mauritanica e dorotheae presentano differenze piuttosto consistenti a livello di vocalizzazioni (non reagendo ai richiami delle altre sottospecie e viceversa) e, nel caso della prima, anche a livello genetico.



    Fonte: www.uccellidaproteggere.it
     
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    Ecco la vita in salita del Rampichino comune
     
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